
Quando portare i bambini dallo psicologo
PSICOLOGIA PER L'ETA' EVOLUTIVA
Lo specialista che lavora con i bambini si chiama Psicologo per l'età evolutiva.

Questa figura rivolge la sua attenzione al mondo dei bambini e degli adolescenti, mantenendo il focus sui disagi, sulle difficoltà e sulle problematiche che possono ostacolare uno sviluppo armonico in questa fase della vita.
In questo periodo dello sviluppo è più difficile comprendere i disagi, perchè spesso sono celati da comportamenti di chiusura, ostilità o sintomi fisici (mal di pancia, mal di testa, apatia...), difficoltà scolastiche, paura dei compiti ecc. Bisogna considerare queste manifestazioni proprio come la prima porta d'accesso alla natura del disagio che il/la bambino/a sta portando.
Lo/ psicologo/a può essere consultato anche in altre situazioni: problemi di separazione, ansia eccessiva, difficoltà di linguaggio, iperattivazione motoria, difficoltà legate all'apprendimento, disagi con i pari, eventi traumatici, somatizzazioni ecc. Questi segnali vanno colti per intervenire tempestivamente e in modo appropriato.
Lo specialista può offrire un sostegno e un aiuto concreto alle famiglie aiutandole a trovare la chiave giusta per comprendere e sostenere il proprio figlio. Infatti, affidandosi ad una persona esperta, che non è coinvolta nelle dinamiche familiari, può aiutare a ristabilire l'equilibrio necessario al benessere del bambino/ragazzo, della coppia genitoriale e del sistema familiare.
Che strumenti utilizza lo Psicologo dell'Età Evolutiva?
Nel percorso terapeutico con i bambini, vengono usati gli strumenti che aiutano il bambino ad esprimersi secondo le sue modalità, infatti sono privilegiati il gioco e il disegno. A quest'ultimi, nel mio approccio, aggiungo la terapia espressiva, avvalendomi di forme di arte-terapia, mindfulness, psicodramma, role-playing, fiaba e con i più grandi, si affianca il colloquio clinico.
L'obiettivo è quello di aiutare il bambino ad esprimere le sue emozioni, in uno spazio contenuto che lo aiuti a riconoscerle e a dargli un senso.